I TEST
Di Ercole Della Torre
Test Incrementale (ex test Conconi):
Come dice la definizione stessa, si incrementa, ogni x tempo, la velocità o la potenza espressa. A questo punto, la difficoltà sta nello scegliere ogni quanto tempo e di quanto incrementare la potenza; effettuare le variazioni dopo un lasso di tempo troppo breve, non permette al cuore di salire, invece un periodo troppo lungo, rende il test noioso e di difficile esecuzione, per esperienza, variare la velocità ogni minuto, può essere la soluzione giusta… ma di quanto? Solitamente, eseguo i test su ciclomulino e faccio eseguire aumenti di 15-20 watt, in ogni caso, l’incremento di velocità deve permettere un aumento di circa 5 pulsazioni cardiache. Quindi, ogni minuto, rilevo le pulsazioni cardiache e la potenza espressa, fino ad esaurimento, riporto tutto su grafico e noto che l’aumento di potenza è proporzionale alle pulsazioni cardiache, fino ad un certo punto, dove i watt aumentano notevolmente e le pulsazioni in misura minore, ecco, quel punto equivale alla ben nota soglia anaerobica, da lì, con calcoli percentuali, rilevo i range di allenamento…
CRITICAL POWER:
Il test per eccellenza, è l’insieme dei nostri record, ovvero, il tempo di esaurimento della forza, il modo migliore per effettuarlo è con un misuratore di potenza; vengono effettuate diverse prove, in 2 giorni diversi, ad esempio 12 sec, 1 min, 6 min, 12 min, 30 min, si riportano su grafico e notiamo, prima una retta verticale (metabolismo anaerobico), poi una curva e successivamente una retta orizzontale che tende leggermente a scendere (metabolismo prevalentemente aerobico) tramite questo test, possiamo anche capire quale componente metabolica stiamo allenando maggiormente.
E’ possibile, anche, eseguire, qualcosa di simile, per i più giovani, in un velodromo, facendo, ad esempio, 1 giro, 3 giri, 6 giri, 20 giri e riportando su grafico velocità e tempo di percorrenza o distanza
La curva POTENZA VELOCITA’ (o Forza Velocità):
E’ sconosciuta alla stragrande maggioranza dei preparatori “fai da te”, si tratta, invece, di un test di fondamentale importanza.
Serve per misurare la potenza massima e a quante pedalate viene sviluppata, ovvero quello che, in gergo motoristico, viene definito come la coppia massima, pertanto, il termine velocità sta per velocità di pedalata, ovvero le rpm.
L’esecuzione: si eseguono alcune volate brevi, di 5 secondi (io, faccio eseguire il test su ciclomulino), si rilevano la potenza massima e il numero di pedalate, si comincia con un rapporto decisamente agile, ad ogni volata si indurisce di 1 o 2 denti, la potenza continuerà a salire fino a che non arriviamo al rapporto che ci permetterà di esprimere la massima potenza, le volate successive, con rapporti ancora più duri, vedranno un calo delle prestazioni; come al solito, riportiamo tutto su grafico e otteniamo una curva, poi, con alcuni calcoli matematici, possiamo tramutare la potenza in forza e in questo caso otteniamo una retta, dalla quale possiamo verificare che la massima forza la sviluppiamo con i rapporti più duri.
In base ai dati ottenuti dal test, possiamo definire le caratteristiche del ciclista, ad esempio un velocista passa di gran lunga i 1000 watt, se il wattaggio massimo viene ottenuto a 140 rpm, si tratta evidentemente di un velocista da pista, a 125 rpm abbiamo un velocista da strada, a 110 rpm, si tratta, probabilmente, di un passista dotato di buona volata…
Test WINGATE:
Si tratta di un test, riservato principalmente ai velocisti e serve per valutare la resistenza all’acido lattico, in situazione di potenza massimale.
La volata deve essere massimale, pertanto, dopo 10/12 secondi si ha un decremento della potenza; l’atleta, non deve comunque interrompere la sua prova, ma continuarla per un tempo prestabilito che, solitamente, è di 30 secondi… logicamente, in questo periodo di tempo, che va dal 10° al 30° secondo, la potenza andrà decrescendo…
Al termine della prova, analizziamo:
– Picco di potenza
– Potenza media
– Decremento di potenza.
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